La storia della Continuation ebbe inizio la sera del 12 febbraio 1957, quando un incendio scoppiò nello stabilimento Jaguar di Browns Lane, distruggendo nove D-Type. Difficili da vendere nella loro forma attuale, Jaguar aveva progettato di convertire questi nove telai nella Jaguar XKSS da strada. Definita da molti "la supercar originale", la XKSS aveva lo stesso stile di carrozzeria aerodinamico della D-Type, ma adottava alcuni adattamenti: il divisorio tra il guidatore e il passeggero veniva rimosso, veniva aggiunta una porta laterale per il passeggero e un parabrezza completamente cromato circondato da schermi laterali su entrambi i lati dell'auto, oltre a un tetto retrattile. Jaguar aggiunse anche paraurti cromati sia all'anteriore che al posteriore e, per finire, l'iconico portapacchi.

Con venticinque Jaguar XKSS inizialmente previste per la produzione, l'incendio ha fatto sì che nove di esse non siano mai state costruite. Questo fino al 2016, quando Jaguar Classic annunciò che avrebbe costruito quelle nove auto secondo le esatte specifiche del 1957, che prevedevano per ogni vettura l'assegnazione del numero di telaio XKSS corretto per l'epoca.

Le nove vetture sono state immediatamente acquistate da persone scelte ai quattro angoli del mondo. L'auto che presentiamo qui è la prima di queste nove, e solo la terza a essere offerta per la rivendita privata. Siamo orgogliosi di poter vantare che anche le altre due sono state vendute da noi stessi.

Il telaio #XKSS771 è rifinito nella combinazione di colori storicamente rinomata di Jaguar, il British Racing Green con interni in pelle nera, che corrisponde a quella del famoso "Topo Verde" di Steve McQueen. Ha risieduto nella collezione di un noto promotore immobiliare del Regno Unito e ha percorso solo 312 miglia da nuova.